Advertising: Tecniche di comunicazione

cess_advertising

Nelle puntate precedenti

Nell’ultimo articolo riguardante Le 4P del marketing , abbiamo parlato di advertising e pubblicità. Abbiamo visto come essa determina l’atteggiamento, il modo di porsi e di presentarsi nel mercato e al proprio pubblico. In questo articolo, cercheremo di capire quali tecniche di comunicazione pubblicitaria possiamo utilizzare. La domanda che ci poniamo in questo articolo è: In che modo il pubblico percepisce la nostra marca? Come possiamo influenzare questa percezione?

Tecniche di advertising visivo

Certe tecniche di comunicazione persuasiva possono aiutarci a trasmettere al pubblico un concetto o un valore della marca o del prodotto. Nello strutturare l’annuncio pubblicitario si può fare uso di diverse tecniche di comunicazione che vanno a delineare un certo tipo di approccio al problema. Modi diversi di comunicare lo stesso messaggio, alcuni di questi approcci possono essere:

  • Problema – soluzione: Nel pubblicizzare un determinato prodotto si possono evidenziare, ad esempio, alcuni bisogni del consumatore e mostrare la loro risoluzione attraverso l’uso del prodotto in questione;
  • La dimostrazione: Si può dimostrare visivamente come funziona, come si utilizza o quali sono le possibili occasioni d’uso di un determinato prodotto;
  • Il confronto: Esso consiste nel confrontare o comparare due diversi prodotti evidenziandone le differenze;
  • Il simbolo visivo: Per alcuni prodotti si può optare ad una comunicazione che faccia riferimento ad aspetti intangibili, trascurando la descrizione del prodotto e concentrandosi maggiormente sugli aspetti emotivi che esso suscita.
  • Il presentatore: Spesso si utilizza un “presentatore”, che rispecchia determinate caratteristiche per dare un volto alla marca, azienda o prodotto e rassicurare il consumatore sui benefici.
  • Il testimonial: Se colui che presenta il prodotto è un personaggio famoso i “valori” di quest’ultimo passano al prodotto.
  • Pezzi di vita: Altra tecnica molto utilizzata è quella di mostrare spezzoni di vita che riprendono attività o situazioni nel quale tutti si possono rispecchiare, evidenziando anche se velatamente il ruolo che il prodotto o la marca ha all’interno di questa situazione.

L’evoluzione dell’advertising

Questi appena elencati, sono gli schemi più classici che nel tempo hanno visto evoluzioni e sfumature diverse. La pubblicità moderna, soprattutto quella video si è talmente evoluta da delineare dei veri e propri “generi”. Ad esempio, prendendo il caso degli spot televisivi, una tendenza abbastanza recente è quella di non far vedere mai il prodotto durante lo spot. Alcuni brand, invece, mostrano di sfuggita il prodotto che però non viene utilizzato. Addirittura brand come Heineken si sono spinti oltre: Utilizzando la tecnica del testimonial, nel recente spot “l When You Drive, Never Drink” , il protagonista (Il pilota britannico Sir Jackie Stewart) incredibilmente non consuma il prodotto da pubblicizzare, anzi, lo rifiuta per tutta la durata dello spot. Le motivazioni (Valide) di questa scelta sono da approfondire in un articolo dedicato.

Punti di riferimento

A prescindere dalle tecniche utilizzate, una buona campagna pubblicitaria deve tener conto di tre fondamentali elementi:

  • Il target: Chi rappresenta il maggior potenziale di mercato per la nostra marca? Definire chi, come , quando e perche’ compra il nostro prodotto;
  • Il contesto concorrenziale: Quali sono le marche concorrenti? Quali altre marche potremmo sostituire? Dove c’è un vuoto di mercato da colmare? Cosa può far prevalere il nostro prodotto sulla concorrenza?
  • Il posizionamento: Come percepisce oggi il pubblico la nostra marca? Come vorremmo che la percepisse dopo la campagna pubblicitaria?

Quando si parla di advertising, molti concentrano le loro energie sul target e fanno anche bene. Studiando il nostro target si può avere un’idea su come esso si comporta, quali sono i suoi stili di vita, i suoi valori e come si rapporta con il nostro mercato di riferimento. Tuttavia, non bisogna mai sottovalutare l’importanza del contesto concorrenziale ma soprattutto del posizionamento del proprio brand. Nel prossimo articolo di questa rubrica parleremo del posizionamento e del famoso modello di Vaughn.

Conclusioni

Avere delle coordinate per orientarsi nel difficile mondo della pubblicità è fondamentale, come è fondamentale conoscere tutte le tecniche e le strategie per affrontare il viaggio. Lo scopo ultimo è quello di prepararsi prima che si arrivi nel “campo di battaglia”. L’advertising può essere immaginato come una guerra pacifica. Ogni annuncio, manifesto o spot è una battaglia e l’insieme delle battaglie è una campagna; Il potenziale consumatore del nostro prodotto è il target di riferimento, il canale è l’arma scelta per colpire. Non si può giudicare l’intervento pubblicitario da un singolo annuncio isolato, a fare la differenza è una intera campagna pubblicitaria capace di continuare nel tempo e diventare una risorsa per l’intero progetto comunicativo.

Quindi ricordate, ogni soldato, capitano o generale ha bisogno di un addestramento… 

Autore dell'articolo: Roberto Maiolino

Formazione professionale da graphic designer, lavoro nel settore nel marketing tradizionale e digitale. Una figura unica per la grafica, la comunicazione e l’advertising. Da anni lavoro per le aziende sul territorio nazionale e per le agenzie di comunicazione del Trentino-Alto Adige. www.robertomaiolino.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *