Indice rapido
Introduzione
Riconosciuto come uno dei più grandi maestri del graphic design al mondo, Massimo Vignelli, nel corso della sua carriera ha curato l’immagine di alcune fra le più importanti aziende al mondo, fra le quali American Airlines, Benetton e Ford. A partire dagli anni sessanta, inoltre, è stato uno dei principali artefici del rinnovamento della grafica italiana e americana, avendo importato negli Stati Uniti, con Unimark International, la metodologia progettuale tipica del modernismo europeo. Conosciuto anche come designer il suo motto, era:
Per noi Design is One
– Massimo Vignelli. Vignelli Canon –
La formazione di un maestro
Massimo Vignelli è riconosciuto come uno dei maggiori maestri del design internazionale. Nasce a Milano il 10 gennaio 1931 e nella Milano provata dalla seconda guerra mondiale, inizia ad interessarsi dapprima di architettura e successivamente di design. Attraverso le sue opere, le sue realizzazioni e i suoi canoni, ha influenzato il mondo del design, del graphic design e della comunicazione aziendale, creando e ridisegnando alcuni tra i marchi più famosi al mondo.
Ha studiato architettura al Politecnico di Milano e all’Università IUAV di Venezia. Quando era ancora uno studente a Venezia, Paolo Venini, proprietario della “Venini Glass”, gli offrì l’opportunità di progettare alcune lampade in vetro soffiato. Le lampade che progettò durante questo periodo sono ora esposte in diversi musei e rappresentano una delle prime esperienze di Vignelli nel design. In questo stesso periodo Vignelli inizia ad occuparsi della progettazione grafica di giornali, libri e packaging, allontanandosi dall’architettura per avvicinarsi sempre di più al design grafico.
Nel 1958, l’IIT “Institute of Design” offre a Vignelli una cattedra part-time, così si trasferisce a Chicago con la moglie Lella. Lì vi rimane per due anni, durante i quali ha l’opportunità di conoscere importanti nomi dell’architettura internazionale, uno fra tutti il maestro Mies van der Rohe.
Design senza disciplina è anarchia, un esercizio di irresponsabilità.
– Massimo Vignelli. Vignelli Canon –
Dal design alla fondazione della Unimark
Già nel 1957, Vignelli si era spostato provvisoriamente a New York, insieme alla moglie Lella, a seguito di una proposta di lavoro che Massimo ricevette da una società del Massachussetts. Tuttavia i prodotti che Vignelli progetta in questo periodo (forchette, coltelli e cucchiai) vengono rigettati dal dipartimento di marketing perché considerati troppo moderni.
Dopo il periodo dell’IIT Institute of Design, Vignelli torna a Milano dove fonda insieme alla moglie il suo primo studio di design, nel 1960. In questo periodo Vignelli riceve diversi incarichi da illustre compagnie come Olivetti, Pirelli e Xerox. Vignelli descrive questi anni come gli anni nei quali il suo personale approccio al design iniziò a manifestarsi.
Nel 1964 abbandona il progetto milanese e si trasferisce definitivamente negli Stati Uniti. Qui fonda il celebre studio internazionale Unimark International, insieme ai soci: Ralph Eckerstrom, Bob Noorda, Jay Doblin, James Fogelman, Wally Gutches, e Larry Klein. Unimark crebbe in fretta e divenne presto uno degli studi di design più importanti al mondo, con sedi a Chicago, New York, Denver, Cleveland, Detroit, San Francisco, Milano, Londra, Copenhagen, Johannesburg e Melbourne.
Dal cucchiaio alle città
In questo periodo Vignelli guida la realizzazione di diversi progetti spesso erroneamente attribuiti a Vignelli Associates, fra cui i progetti di identità visiva per American Airlines (1967), il restyling del marchio Ford (1965) e la celebre segnaletica per la metropolitana di New York City (1966) che entrò a far parte di un grande lavoro di identità perseguito dalla Unimark che culmina con la realizzazione della mappa della metropolitana di New York, nel 1972, relizzata da Vignelli.
La Mappa della metropolitana di New York, distribuita a partire dal 1972 fino al 1979, dopo continue variazioni dovute all’incessante sviluppo delle linee metropolitane, utilizza una tecnica di sintesi grafica simile a quella della pionieristica mappa della metropolitana di Londra realizzata nel 1933 da Henry Charles Beck. La mappa è un diagramma della rete metropolitana, dove ogni linea, disposta secondo il criterio dei 45° e 90° gradi, è identificata da un colore diverso. Nel 1979 fu sostituita dal MTA con una mappa più “tradizionale”, visto che anche questa fu considerata “troppo moderna”.
Nel 2008, il vice direttore di Vanity Fair, commissionò a Vignelli un’edizione aggiornata della mappa. Questa fu successivamente tradotta in una versione digitale che ha dato vita all’applicazione ufficiale per dispositivi mobili The Weekender, sviluppata proprio dal MTA.
Vignelli Associates
Dopo cinque anni, Vignelli lascia Unimark e nel 1971, assieme alla moglie Lella, fonda a New York la Vignelli Associates. Da allora Vignelli ha lavorato ad una grande quantità di progetti per importanti industrie statunitensi (ad esempio Knoll e IBM) ed europee (ad esempio Benetton, Ducati, Poltrona Frau, Artemide). Proprio sul lavoro fatto per Benetton potete approfondire leggendo questo articolo dedicato al brand di Treviso.
Dagli anni ‘80 agli anni 2000 Vignelli è stato coinvolto in progetti che spaziano dagli USA all’Europa, dal Sud America fino al Giappone, progetti di ogni tipo, da libri a packaging fino all’identità visuale di un’intera compagnia ferroviaria inglese e la segnaletica per le Ferrovie Italiane. Nel 1989 ha curato totalmente l’immagine del TG2 della Rai, dall’identità visuale fino agli studi e agli arredamenti presenti in essi. Ha, inoltre, curato diverse esposizioni ed importanti mostre riguardanti il suo lavoro, in Italia, Russia, Finlandia, Danimarca, Inghilterra, Spagna, Germania, Cecoslovacchia, Francia, Stati Uniti e Canada.
Storia, Teoria e critica, queste sono la vera spina dorsale del Design!
– Massimo Vignelli. Vignelli Canon –
Conclusione: Il nuovo millennio
Nel 2000 sposta la sede della Vignelli Associates nella sua abitazione a New York, dove continua a lavorare a diversi progetti accompagnato dalla moglie Lella. Nel 2010, in collaborazione con il Rochester Institute of Technology, nasce il Vignelli Center for Design Studies, dove è stato possibile assistere a workshop sul graphic design tenuti da Vignelli stesso fino al 2013, oltre che ammirare una esposizione del lavoro del maestro. Ancora oggi è possibile leggere i suoi insegnamenti e apprendere dalle sue esperienza attraverso diversi libri scritti da lui come Il canone Vignelli.