Storia del marchio: Dalla preistoria all’era arcaica

dettaglio parete di roccia graffiti preistorici, scene di caccia 45407

Nell’antichità, l’utilizzo dei marchi e dei segni distintivi era già una pratica diffusa, anche se in forme diverse rispetto a quelle che conosciamo oggi. Da quando l’utilizzo di segni grafici acquisisce i primi significati astratti, da quando la creatività e l’ingegno cominciarono a creare forme di comunicazione più complesse, nelle comunità di ominidi si comincia a sviluppare l’esigenza di attribuire un artefatto ad un autore piuttosto che ad un altro.

Sapere chi ha realizzato una determinata opera può darci informazioni importanti per comprenderla o per comprenderne la qualità e l’affidabilità.

Esaminiamo questo viaggio attraverso il tempo, scoprendo come i marchi siano stati parte integrante della storia umana.

Segni di attribuzione nella preistoria

Già nel periodo neolitico, le comunità umane utilizzavano segni distintivi per identificare oggetti, proprietà e appartenenze tribali. Nel sito archeologico di Göbekli Tepe, risalente a circa 11.000 anni fa, sono stati trovati pilastri con incisioni geometriche e animali stilizzati e in Anatolia (Turchia), nell’insediamento di Catal-Höyük, sono state rinvenute pareti dipinte con motivi geometrici e animali stilizzati. Questi disegni potrebbero essere stati utilizzati come marchi distintivi per identificare le case o le famiglie.

Ma ci sono testimonianze di elementi grafici utilizzati in oggetti di uso comune per identificare artigiani o comunità artigiane. Questi segni erano spesso incisi su ceramica, utensili o oggetti di uso quotidiano. A Gerico, città antica situata nella Valle del Giordano, sono stati scoperti sigilli in argilla con impronte di marchi. Questi sigilli venivano utilizzati per autenticare documenti o merci.

Infine, si ha testimonianza dell’uso di marchi come segni di certificazione nei documenti. Ad esempio, si sa per certo che le antiche civiltà della Valle dell’Indo (Harappa, Mehrgarh, Mohenjo-Daro e Lothal) utilizzavano sigilli in terracotta con incisioni per autenticare documenti commerciali e per identificare proprietà. In un articolo di National Geographic si legge:

Sigilli provenienti dalla valle dell’Indo ritrovati negli scavi di Ur, nell’odierno Iraq meridionale, sappiamo che i mercanti di Harappa e Mohenjo-Daro commerciavano con i loro colleghi sumeri tra il 2300 e il 2000 a.C.

https://www.storicang.it/a/civilta-dellindo-i-misteri-di-popolo-dimenticato_16198
Sigillo raffigurante un dio ittifallico
Sigillo raffigurante un dio ittifallico circondato di animali, scoperto a Mohenjo-Daro,
da National Geographic. – Foto: Angelo Hornak / Corbis / Cordon Press

Anche in Egitto, già nell’età del calcolitico, i faraoni e gli alti funzionari utilizzavano sigilli con incisioni geroglifiche per autenticare documenti e per identificare proprietà. Questi sigilli erano spesso realizzati in pietra o in materiali preziosi.

I Marchi nell’età del bronzo

L’utilizzo dei marchi nell’antichità aveva lo stesso scopo di oggi: identificare, autenticare e distinguere. Questa pratica ha continuato a evolversi nel corso dei secoli, influenzando la storia economica, sociale e culturale delle civiltà umane.

I Fenici, abili navigatori e commercianti, utilizzavano marchi distintivi per identificare le merci e per autenticare documenti. I loro sigilli erano spesso realizzati in avorio o in metalli preziosi. Anche a Cipro, sono stati trovati sigilli in ceramica con incisioni geometriche e motivi astratti.

Gli scarabei egiziano e Seal-Stones cretese. da: Alamy.

Di grande importanza per lo sviluppo della cultura occidentale è sicuramente la cultura greca che influenzo fortemente etruschi e latini e che aveva scambi commerciali con le civiltà più antiche come fenici e egizi. La cultura greca deriva da quella minoica, a Creta si utilizzavano sigilli in pietra o in avorio con incisioni di animali, fiori e simboli astratti per autenticare documenti e per identificare proprietà.

Antichità classica

Con lo sviluppo della cultura greca nell’età classica e successivamente in quella ellenista le basi della cultura occidentale si diffusero in tutto il mondo fino a quel momento conosciuto. La filosofia, il commercio, la scrittura, l’arte e l’architettura furono di forte ispirazione per quella che poi divenne la civiltà Romana. Con essi si tramandò anche l’uso dei marchi che nella repubblica romana e poi nell’impero acquisirono importanza.

Nel prossimo articolo vedremo come nell’antichità classica si sviluppò l’uso del marchio fino ad evolversi nei marchi delle botteghe e nella araldica medievale.

Autore dell'articolo: Roberto Maiolino

Formazione professionale da graphic designer, lavoro nel settore nel marketing tradizionale e digitale. Una figura unica per la grafica, la comunicazione e l’advertising. Da anni lavoro per le aziende sul territorio nazionale e per le agenzie di comunicazione del Trentino-Alto Adige. www.robertomaiolino.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *