Come utilizzare i Pantone in grafica: La guida definitiva

Mazzetta pantone

Nel precedente articolo abbiamo introdotto gli inchiostri Pantone e spiegato la loro utilità nonché il sistema di catalogazione. In questo articolo invece, capiremo come utilizzare al meglio questi strumenti e come evitare i classici errori.

Il problema dei colori stampati

Quando stampiamo, generalmente, sfruttiamo un metodo di sintesi del colore sottrattivo detto quadricromia (Spesso abbreviata con l’acronimo CMYK). Esso utilizza quattro colori principali (Ciano, Magenta, Giallo e Nero) per riprodurre tutti gli altri.

Le tecniche di stampa utilizzano questo metodo per stampare i vari colori e le varie tinte. Ad esempio la tecnica di stampa offset può stampare in quadricromia e utilizzare quattro inchiostri (corrispondenti ai quattro colori CMYK) per creare delle lastre che stampate una sull’altra (attraverso una retinatura) riescono a riprodurre i vari colori e le varie tinte.

Tuttavia, la quadricromia non riesce a riprodurre tutti i colori visibili e neanche tutti quelli che riusciamo a vedere nei nostri display. Quindi è molto probabile che quando scegliamo un colore sul nostro display esso non potrà essere riprodotto correttamente con una stampa CMYK.

Gamut colori
Spettro dei colori visibili con gamut dei colori RGB e CMYK

In grafica, in fase di progettazione, si potrebbe risolvere questo problema settando i programmi di grafica per lavorare solo con i colori CMYK, in modo da non rischiare di utilizzare un colore che poi non possiamo riprodurre in stampa. Tuttavia, questo approccio può risultare troppo limitante per la scelta dei colori di un progetto grafico.

Inoltre, si aggiunge un altro problema, ovvero quello della corrispondenza:

Non è detto che il colore che vediamo a video sia effettivamente quello che otterremo in stampa.

Questo perché ogni schermo interpreta i colori in maniera differente e generalmente (se non abbiamo fatto una calibrazione perfetta) non sappiamo quale impostazione dello schermo sia la più fedele alla stampa.

Come abbiamo visto nell’articolo precedente, i Pantone sono inchiostri che permettono di realizzare stampe anche con quei colori non riproducibili in quadricromia. Il sistema Pantone quindi risolve contemporaneamente sia il problema della riproducibilità di un colore in stampa, sia quello della corrispondenza offrendo un catalogo con colori indicizzati che corrispondono in maniera univoca ad inchiostri precisi.

Scegliendo un colore Pantone potremo, quindi, stampare con la tecnica offset utilizzando una sola lastra con un solo inchiostro ovvero quello corrispondente al colore scelto, invece che le quattro lastre CMYK per riprodurre il colore. Ovviamente possiamo anche stampare in quadricromia + uno o più colori Pantone, aggiungendo una lastra per ogni inchiostro supplementare anche se questo comporta dei costi si stampa maggiori.

Come utilizzare il sistema Pantone

Se nel nostro progetto grafico, (che sia un logo, un identità visiva o un qualsiasi artefatto che dovrà essere stampato) vogliamo utilizzare dei colori che non rientrano tra quelli riproducibili in quadricromia (o se semplicemente vogliamo utilizzare un solo inchiostro invece che quattro), dobbiamo necessariamente utilizzare un inchiostro Pantone. Esso però non può essere scelto a video, o per meglio dire, potrebbe essere scelto a video ma il display che utilizziamo potrebbe falsare il colore. (provate a guardare uno stesso Pantone in TV, sul PC e sullo smartphone, probabilmente vedrete tre colori diversi). Per questo motivo si utilizzano le mazzette Pantone.

Quindi scegliamo il colore che più ci convince sulla mazzetta e ci memorizziamo il codice o il nome. Possiamo utilizzare ad esempio una mazzetta PANTONE FORMULA GUIDES, per questa operazione.

Pantone Formula Guide. [..] versatile strumento di abbinamento colori end-to-end visualizza tutte le 2.390 tinte piatte del mercato del Pantone Graphics System su supporti cartacei patinati e non patinati.

PANTONE.com

A questo punto, sul nostro file, basterà associare all’elemento che vogliamo del colore scelto una Tinta piatta che rinomineremo con il codice preso dalla mazzetta.

Quando consegneremo il file al tipografo, egli preparerà lastra di stampa utilizzando l’inchiostro pantone che gli abbiamo indicato come tinta piatta. (Consiglio, per una corretta esportazione degli esecutivi di stampa vedi questo articolo)

Esempio pratico

Se vogliamo che il nostro logo sia di un bel arancione, potremmo ad esempio selezionare dalla nostra mazzetta il “Pantone 6016 C”. Quindi nel programma di grafica sul nostro computer, ad esempio Adobe Illustrator, associeremo al nostro logo un campione tinta piatta (di un arancione qualsiasi), che rinomineremo “Pantone 6016 C”. In questo modo sapremo che, indipendentemente da come vediamo l’arancione sul nostro display, il colore che verrà stampato sarà esattamente quello scelto sulla mazzetta.

Attenzione: C sta per Coated, quindi gli inchiostri C sono pensati per le carte rivestite o patinate, quando selezioniamo un colore dobbiamo verificare anche come viene stampato su carte usomano. Per farlo dobbiamo utilizzare la mazzetta Uncoated che riporterà i campioni con codice colore U.

La conversione da Pantone a CMYK

Come abbiamo detto i Pantone sono inchiostri che permettono di stampare colori alcuni dei quali non riproducibili in quadricromia. Quindi diciamolo una volta per tutte

Gran parte dei colori Pantone non posso essere convertiti in CMYK

Se vogliamo quindi ottenere dei valori CMYK partendo da un Pantone dobbiamo trovare il colore di quadricromia che si avvicina il più possibile all’inchiostro Pantone scelto, quindi dobbiamo trovare una così detta corrispondenza.

Per farlo dobbiamo, prima di tutto, utilizzare la mazzetta COLOR BRIDGE® fatta a posta per verificare dal vivo qual è il colore CMYK che più si avvicina al nostro Pantone. Quindi cerchiamo il nostro Pantone sulla colonna di sinistra e leggiamo il valori CMYK su quella di destra. I Pantoni non presenti in questa mazzetta non potranno essere riprodotti in quadricromia.

Pantone Color Bridge Guide Coated. Una piattaforma portatile a ventaglio consente di confrontare fianco a fianco tutti i 2.359 colori spot Pantone, compresi i 224 nuovi colori Pantone Matching System (PMS), con le corrispondenze cromatiche CMYK più vicine agli standard del settore. Sono inclusi anche i valori equivalenti HTML e RGB per le applicazioni nella progettazione digitale. 

PANTONE.com

Come noterete, nella mazzetta alcuni colori CMYK sono diversi dai loro Pantoni corrispondenti, proprio perché tali colori non possono essere stampati con esattezza in quadricromia, come detto. Quindi anche se esiste una corrispondenza ufficiale essa non è una vera e propria conversione esatta. Se vogliamo possiamo tranquillamente scegliere un colore CMYK diverso da quello proposto in mazzetta (a nostro rischio e pericolo però).

Esempio pratico

Supponiamo di dover definire l’identità visiva di un brand e dobbiamo scegliere la palette dei colori istituzionali. Uno dei colori deve il nostro arancione che dalla mazzetta FORMULA GUIDE era il “Pantone 6016 C” per stampa su patinate il “Pantone 6016 U” per stampa su usomano (non è scontato che siano li stessi).

Per trovare la corrispondenza, prendiamo la COLOR BRIDGE cerchiamo il nostro “Pantone 6016 C” e vediamo a quali valori CMYK corrisponde. La mazzetta ci suggerisce i valori C0% M42% Y70% K0%. Se ci convince il modo in cui il mio 6016 C verrebbe stampato in CMYK mi segno i valori, altrimenti scelgo un’altra corrispondenza che mi convince di più assicurandomi però di dare sempre il file in CMYK quando vado a stampare e non far fare mail la conversione al tipografo.

Possiamo fare lo stesso per tutti gli altri metodi di sintesi colore che troviamo in mazzetta. A quel punto nel nostro documento di identità indicheremo questi valori per l’arancione:

  • Inchiostro per stampa su carta patinata – Pantone 6016 C
  • Inchiostro per stampa su carta usomano – Pantone 6016 U
  • Valori CMYK per stampa in quadricromia – C0 M42 Y70 K0
  • Valori RGB – 249 158 97
  • Codice HEX per l’HTML- #F97484

In questo modo avrò definito il colore da utilizzare e come esso dovrà essere riprodotto nella varie situazioni. Ovviamente potreste scegliere il colore direttamente dal una COLOR BRIDGE ma personalmente preferisco consultare FORMULA GUIDE che è studiata per il Pantone Graphics System

E i RAL che c’entrano?

Nulla! O meglio non per la stampa…

Il RAL, infatti è un sistema di corrispondenza dei colori per vernici, rivestimenti e materie plastiche. In pratica, volendo semplificare, è una sistema analogo al Pantone ma per le vernici e i rivestimenti usato nel mondo del design di prodotto, dell’edilizia e dell’architettura.

Se però, in qualità di progettisti grafici vogliamo fare un lavoro che si estende anche sull’allestimenti, sugli arredi, sulle vernici che il brand deve utilizzare e far in modo che i colori siano coordinati con quelli utilizzati in stampa possiamo acquistare una mazzetta RAL e trovare la corrispondenza visiva Pantone > RAL.

Però facciamo attenzione, un conto è un inchiostro sulla carta, un conto è una vernice che si comporta in maniera diversa in base alle superfici in cui essa viene applicata e che modifica il proprio colore in basa al modo in cui viene applicata. Non facciamo cose che non ci competono e affidiamoci eventualmente a dei partner.

Esempio

Comunque possiamo sempre mettere un riferimento:

  • Inchiostro per stampa su carta patinata – Pantone 6016 C
  • Inchiostro per stampa su carta usomano – Pantone 6016 U
  • Valori CMYK per stampa in quadricromia – 0 42 70 0
  • Valori RGB – 249 158 97
  • Codice HEX per l’HTML- #F97484
  • Vernici e rivestimenti – RAL 1007

Ma è proprio vero che ad ogni colore corrisponde un inchiostro?

Tendenzialmente si ma in realtà le mazzette e i cataloghi Pantone forniscono ai tipografi anche le formule (Ecco perché Formula Guide) per creare quel colore mischiando altri inchiostri. Va sottolineato che questa miscela va fatta dal tipografo prima di stampare allestire la lastra, quindi nell’offeset si caricherà comunque un solo inchiostro per ogni colore Pantone scelto.

Conclusione

In conclusione, con questo articolo ho voluto scrivere una guida completa per gestire con successo i colori in stampa e garantire una rappresentazione accurata nei progetti grafici. Mentre la quadricromia (CMYK) presenta limitazioni, il sistema Pantone risolve questi problemi offrendo inchiostri che consentono la stampa di colori altrimenti non replicabili.

Autore dell'articolo: Roberto Maiolino

Formazione professionale da graphic designer, lavoro nel settore nel marketing tradizionale e digitale. Una figura unica per la grafica, la comunicazione e l’advertising. Da anni lavoro per le aziende sul territorio nazionale e per le agenzie di comunicazione del Trentino-Alto Adige. www.robertomaiolino.it

1 commento su “Come utilizzare i Pantone in grafica: La guida definitiva

    […] capito che il Pantone è uno strumento fondamentale per ogni designer grafico ma nel prossimo articolo capiremo come utilizzare al meglio questo strumento e come evitare i classici […]

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